18/11/18

Sara Colaone, autrice di "romanzo disegnato".



Ignoravo questa autrice, Sara Colaone, che l’ho conosciuta finalmente all’occasione delle mostre a Lucca Comics & games 2018, visitando le mostre. I segni gestuali come utilizza lei, praticamente mi fanno morire. 
Gestuale sì, ma in realtà chi ha la base di disegno si può fare con il gusto.

Così ho comprato due libri suoi, “Ciao Ciao Bambina (2010 Kappa Edizione)” e LEDA (collaborazione : Francesco Satta e Luca De Santis, 2016 - 7 Coconino press, Fandango)”. 
Tutti e due casi tratti dalla storia vera e anche questo mi interessa. 
Quindi sia per l’argomento che le tecniche di disegno mi hanno attirato.

Per tutti e due libri, l’ho letto con gran piacere, anche una come me, lettrice del manga dalla nascita. 
Perché, come nel manga, era chiaro il soggetto e viene raccontato bene anche dal punto di vista dello stato d’animo dei personaggi, i caratteri tipici del manga.

Ciao ciao bambina” ha la protagonista in modello della madre dell’autrice. 
Parla della vita di giovani italiani immigrati negli anni 50 (anche questo è un argomento che mi interessa). Con piacevolissime segni morbide ed eleganti di matita e colori.
Ricca di informazioni dell’epoca, dalle panorame alla moda. E come vivevano i giovani immigrati italiani, poco prima del boom economico.

Una di poche cose che mi ha dato “difficoltà” sulla lettura è come presentare i personaggi all’inizio. 
Se fosse stato un film suo modo di presentare sarebbe stato efficace, ma sono abituata a ricevere dalla parte di autore i segnali sui personaggi, se è di un ruolo importante e se è importante con giusta 
quantità di informazioni. 
Se tutto questo per i lettori di fumetto non crea nessun problema devo solo tacere.

Un'altro sarebbe quello di mi sono creata equivoco per il contenuto. Ho visto la mostra nell'occasionedi Lucca comics & games 2018 e c'erano le pagine che raccontano il primo ballo con Roberto
(se non erro), il ragazzo dai capelli biondi e la copertina del libro pure si vedono lui e la protagonista. 
E quindi avveo pensato che il racconto ha il base della storia d'amore di questi due. 
Ma non lo era. 
Leggendo apspettavo l'inizio della storia d'amore ma loro rapporto era una situazione secondaria. 
L'altra ancora che mi ha lasciato un dubbio (forse non l'ho capito io) : ma Sergio, il ragazzo dai capelli neri che vede la protagonista nella stazione e che sta per partire, è il futuro marito??

Se l’ho detto sapendo che l’opera di Sara non è manga perché sulla “LEDA” non ho trovato lo stesso problema.
Era tutto chiaro, sia sulla presentazione dei personaggi, l’andamento, il ritmo della lettura, il realismo e il senso della quotidianità sostenuti dalla profonda documentazione, e la poesia.


Mi dispiace che fino ad ora avevo ignorato questa autrice, ma l’ho trovata. 
Come dire, è meglio tardi che mai.


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