16/03/12

L'"unità di vignette" e la continuità

Bene, ciao, ragazzi!

Un titolo misterioso, vero? Leggendo questa lezione, piuttosto lunga (ma d'altronde è l'unione di due lezioni), scoprirete il suo significato.
Preparatevi una tazzina di caffè (state attenti a non rovesciarla sulla tastiera) e leggete con calma.

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Oggi, vi spiego una, una cosa molto importante. Anzi, una tecnica. Oserei dire. addirittura, una "regola", per riempire il resto delle vostre tavole (con "il resto" intendo quegli spazi delle tavole che state creando).

<-- ecco, vedete che ci sono degli spazi bianchi nella seconda e la terza tavola, no?


Spesso e volentieri, i miei allievi, nei loro story board, riescono solo a raccontare l'andamento dei fatti e non lo stato d'animo dei personaggi. Quand'è così,  Io, come lettrice, non riesco ad immedesimarsi nei personaggi  e per consegueza non vivo la storia.

Vi ricordo la caratteristica del manga:

"Il lettore immedesimandosi nei personaggi 
vive la storia"

Per rendere possibile ciò, tra una vignetta e l'altra deve avere continuità.
Per avere continuità tra una vignetta e l'altra, bisogna fare in modo che ogni "elemento" sia raccontato in un più di una vignetta.
(vi ricordate una canzoncina che fa, "per fare un tavolo ci vuole legno, per fare il legno ci vuole l'albero"?)

Spiegherò meglio il concetto.