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E avevo elencato:
Per rendere questo possibile, il mangaka (l’autore di manga) deve:
1: far avanzare il racconto basandosi sullo stato d’animo dei “soggetti”
2: (affinché il racconto avanzi basandosi sullo stato d’animo dei soggetti) caratterizzare con attenzione ogni “soggetto”
(infatti, a seconda del carattere di quest’ultimo, la reazione ad una
stessa situazione, lo stato d’animo, sarà diverso e così anche il
racconto di quella scena);
3: far coincidere il tempo della lettura e il tempo dell “azione" dei soggetti (in questo caso, “tempo dell azione” non indica solo il tempo fisico in cui qualcosa avvine ma anche il tempo psicologico).
Poi ho spiegato il punto 3.
Questa volta parlerò del punto 1, "far avanzare il racconto basandosi sullo stato d’animo dei “soggetti”.
Il lettore s'immedesima nei personaggi. L'autore prepara le tavole per poter farlo. Ad ogni "inquadratura (tra una sequenza e l'altra)" o azione prepara un punto di vista: il soggetto. Un'azione, una sequenza va progettato dal punto di vista del soggetto che l'autore ha scelto.
Il soggetto non deve essere necessariamente il protagonista. Anzi, per raccontare meglio il carattere del protagonista l'autore può raccontare del personaggio in diretto, dal punto di vista un altro personaggio.
Per esempio, nel caso di "Vagabond" di Takehiko Inoue, una scena nel primo episodio per trasmettere al lettore la forza pazzesco del protagonista ogni attacco del ragazzo l'autore ha utilizzato questa tecnica, cioè racconta dal punto di vista dei personaggi non protagonista.
Il lettore s'immedesima nei personaggi. L'autore prepara le tavole per poter farlo. Ad ogni "inquadratura (tra una sequenza e l'altra)" o azione prepara un punto di vista: il soggetto. Un'azione, una sequenza va progettato dal punto di vista del soggetto che l'autore ha scelto.
Il soggetto non deve essere necessariamente il protagonista. Anzi, per raccontare meglio il carattere del protagonista l'autore può raccontare del personaggio in diretto, dal punto di vista un altro personaggio.
Per esempio, nel caso di "Vagabond" di Takehiko Inoue, una scena nel primo episodio per trasmettere al lettore la forza pazzesco del protagonista ogni attacco del ragazzo l'autore ha utilizzato questa tecnica, cioè racconta dal punto di vista dei personaggi non protagonista.
la pagina destra: il soggetto è un samurai della terza vignetta |
Parlando la struttura delle pagine, nella sinistra la quarta vignetta ha l'inquadratura a campo lungo. Questa inquadratura è efficace per dare uno stacco per poi cambiare azione e/o il soggetto.
il soggetto è il ragazzo della prima vignetta |
L'immagine qui sopra sono due tavole seguenti dell'immagine precedente. Dopo l'inquadratura in campo lungo della pagina precedente con cui il lettore ha ricevuto un segnale che ci sia un cambiamento ed ora con la prima vignetta di questa doppia pagina riceve l'informazione del nuovo soggetto graize l'inquadratura del viso frontale.
Segue una tecnica di livello alto: due vignette successive hanno inquadrato due personaggi diversi come i soggetti provvisori e grazie le forme inclinate e la dimensione variate dei personaggi danno impressione della velocità e che queste tre vignette raccontano di un fatto che succede contemporanemente. È una tecnica si può vedere spesso una scena decisiva di un incotro sportivo, per aumentare il senso di suspense viene inquadrate il pubblico ansioso in due o tre vignette.
La quarta vignetta della pagina destra ha la stessa inquadratura della prima vignetta, dando l'idea al lettore che dalla prima vignetta non ha passato tanto tempo e di nuovo il soggetto è il ragazzo. Poi segue con la visione del ragazzo la vignetta seguente.
La vignetta è stata imposta il corpo di Takezo e il samurai vittima in modo che creano una linea in diagonale che crea nel lettore una sensazione di suspense e tensione.
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Allora perché è utile raccontare dal punto di vista di un personaggio non protagonista "trasmettere la forza folle del protagonista"?
Ci sono due motivi: uno, nel manga comunque bisogna avere un soggetto di cui il lettore s'immedesima.
due, per poter immedesimarsi facilmente sarebbe meglio il personaggio abbia qualcosa in comune con il lettore. Quindi se io autore prendo come soggetto un personaggio straordinalmente forte con la sua quasi follia il lettore avrebbe difficoltà di sentirsi famigliare.
In queste scene l'autore sta presentando la follia del protagonista. Dopo che il lettore ha imparato il suo carattere l'autore potrà impostarlo come il soggetto anche nella scena che racconta la sua follia.
In effetti le scene precedenti l'autore ha impostato il protagonista come il soggetto ma non erano le scene di battaglia ma per informare al lettore dello stato misero del protagonista. Poi successivamente nelle scene dl combattimento l'autore ha preso il protagonista come il soggetto.
Il discorso a parte, "Vagabond" di Inoue è ricco di tecniche narrative in livello alto. Vi consiglio di averne almeno un paio di volume e studiali.
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Nel prossimo posto vediamo sempre stesso argomento con un altro esempio.
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